Questi spunti modellistici e l’ausilio delle evidenze fotografiche vi aiuteranno a immaginare i miei lavori futuri. Lavori che ho deciso di postare e rendere pubblici poiché essendo progetti ambiziosi, alcuni in particolare specie, possiate rendervi conto delle difficoltà per realizzarli. E magari possiate viverne lo sviluppo con il sottoscritto, con le adeguate e naturali variazioni in corso d’opera. L’ultima parola sarà alla fine, essendo per l’appunto “lavori in corso” ma sempre il tutto rigorosamente caratterizzato da ricerca storica precisa come mia prassi.
Il primo progetto in ordine di apparizione lo potrei intitolare Limes, termine più che adatto per la riproduzione del monumento di confine che iniziava e finiva la Litoranea Libica. Sono già a buon punto con la riproduzione fedele che come sempre non sarebbe stata possibile senza una accurata ricerca storica. Libri e rete hanno fatto il resto, sporadici colpi di fortuna nelle ricerche sulla rete mi hanno aiutato, lo ammetto. Foto d’epoca del monumento e scatti dello stesso in scala, in “cantiere” per così dire, vi aiuteranno ad apprezzare il tutto.
La blindo inglese Dingo accanto al cippo confinario è sistemata solo per dare l’idea delle dimensioni dell’insieme poiché l’accompagnamento ideale sarà un’ autocarro SPA38 con una squadra di bersaglieri e relativo “elefantino” ( cannone da 47/32) nel cassone che passa accanto al monumento, in un momento delle tante avanzate e ritirate che caratterizzarono le campagne nel 1941-42 in Africa settentrionale. Bersaglieri appartenenti alle divisioni Ariete o alla Trieste, due fra le più famose unità italiane nel deserto, vedremo. Per ora immaginate con me la dinamica della scenetta e magari ditemi la vostra.
A ruota il secondo diorama in corso d’opera sarà dedicato alla liberazione di Bengasi avvenuta il 4 aprile 1941 per conto del 3° reparto esplorante o battaglione da ricognizione (Aufklarungs-Abteilung 3) della 5 divisione leggera, nerbo del novello Afrika Korps allora da poco giunto in Libia. Liberazione della città dall’ occupazione temporanea delle forze inglesi e in questa operazione foto e alcuni fotogrammi di video dell’epoca mi sono stati di fondamentale aiuto. La realizzazione della colonna marmorea con la lupa capitolina alla sommità, ad ingresso del Lungomare Mussolini che portava alla cattedrale di Bengasi è il perno della scenetta. Immagini e filmati che riproducono l’istante dell’arrivo in città delle forze tedesche mi hanno fornito la motivazione finale per la sua riproduzione. In questo caso due conseguenti autoblindo sd.kfz. 223 e 222 del 3 rep. Esplorante che tra la folla festante e felice della dipartita dell’occupante inglese accoglie festosamente come può il nuovo benvenuto. Per la realizzazione della colonna mi sono avvalso di precise e rigorosi riscontri fotografici che mi hanno permesso di poterla riprodurre fedelmente. Immagini prima della guerra, durante l’occupazione e subito dopo la fine del conflitto concedono di capire la genesi del soggetto ed evitare grossolani errori. Strano che un soggetto così particolare e significativo non si sia mai riprodotto in scala ad uso di tutti gli africanisti: lo stesso dicasi per il monumento precedente. Vuol dire che tenterò di supplire alla mancanza a riguardo.
Altro soggetto che da un po di tempo frequentava i miei pensieri era poter mostrare l’avanzamento del 5 panzer regg. verso il fronte ad oriente lungo la litoranea libica dopo lo sbarco e la parata del 12 marzo 1941 a Tripoli. Il secondo battaglione fu subito avviato al fronte con marce notturne nelle successive 4 notti. Il primo battaglione arrivò invece un po più lentamente. Così, sfruttando questo spazio temporale mi sono deciso e la sfida ha riguardato il poter riprodurre il più fedelmente possibile carri molto similari ma diversi nelle proprie singolarità rendendo il tutto più omogeneo. Avrei potuto inoltre limitarmi alla riproduzione di un pezzo di strada e immaginarli in sosta durante una pausa della loro marcia di avvicinamento. Ma come sempre ho voluto azzardarmi in una ulteriore difficoltà, così li ho immaginati in un’oasi fra le palme da dattero , sotto la loro ombra e protezione. Il luogo prescelto è stato l’oasi di Zliten, fra Tripoli e Misurata, durante le prime centinaia di chilometri percorsi in attesa di raggiungere il loro destino e dare corpo al mito dell’ Afrika Korps. Se riuscirò nell’impresa di poterli mettere insieme, due panzer III ed un panzer II saranno i carri che col le palme e parte dell’equipaggio vivificheranno la pace dell’oasi, il tutto da inventare per quanto riguarda pose e movenze dei figurini.
Spero che questo post inconsueto sia stato di vostro gradimento. Aspetto ora i vostri possibili commenti a riguardo per tutto ciò che potrebbe interessarvi: cercherò di rispondervi il più celermente possibile. Un’unica cosa ancora da dire: spero di poter concludere al più presto almeno una di queste ambientazioni, con l’occasione magari potrò rivelare anche il mio sogno nel cassetto di cui non voglio ancora dir niente, per scaramanzia se non altro…
Infine ringrazio i miei collaboratori Roberto Mongatti e Simone Scupola senza i quali non avrei potuto così celermente mostrarvi queste anteprime.
Se vorrete contattarmi per riproduzioni dei soggetti mostrati o idee da proporre potete scrivermi all’indirizzo mail desertfoxprojectsworks@gmail.com.
Leonardo.
The inspirational sources of my next dioramas with photos under construction of the most characteristic details are illustrated below. The first diorama will be dedicated to the reproduction of the milestone between Libya and Egypt.
The second to the liberation of Benghazi in Lybia inspired by frames of the time, finally the third to the approach to the front of the 5 panzer regiment of the 5 div. Leg. after the parade in Tripoli on March 12th. In this case, the stop represented in an oasis with the reproduction of palm trees will be the umpteenth challenge to undertake. Thanks go to my collaborators Roberto Mongatti and Simone Scupola without whom I could not have shown you these previews so quickly.
If you want to contact me for reproductions of the subjects shown or ideas to propose you can write me at the email address desertfoxprojectsworks@gmail.com
Leonardo.